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Archivio di maggio 2013

Contenimento delle spese per il personale e i limiti per i Governatori

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del corso della riunione del 10 febbraio 2013 ha approvato un documento di “interpretazione delle disposizioni del Decreto Legge n. 78/2010, in materia di contenimento delle spese di personale delle Amministrazioni pubbliche per i dipendenti delle Regioni e delle Province autonome e del Servizio Sanitario Nazionale, convertito con la legge n. 122/2010”. Secondo il documento in parola, redatto congiuntamente con la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali, dal divieto di superamento nel triennio 2011-2013 dell’ammontare complessivo delle risorse destinate al trattamento accessorio, rimangono esclusi i residui determinati negli anni precedenti. Tanto in virtù dei contenuti della circolare n. 16/2012 del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato e conformemente all’interpretazione fornita dalla Corte dei Conti, sezione regionale di controllo della Puglia, n. 58/2011. Atteso quanto sopra i residui 2009 non potranno essere computati nel calcolo del tetto 2010 e, in tale direzione, anche i residui del 2010 sono da riportare nel 2011 e così continuando fino al 2013. Inoltre -si evince nel documento interpretativo- secondo la Corte dei Conti, le norme finanziarie dello Stato regolano una disciplina che non ammette deroghe, attesa l’attuale situazione economica di crisi, per cui alle c.d. progressioni orizzontali (fasce economiche)- i cui valori devono rimanere fermi al 2010- si applica l’art. 9, comma 21, del decreto legge 78/2010 con le seguenti implicazioni : a) eventuali applicazioni dell’istituto hanno un valore solo giuridico per cui le risorse eventualmente stanziate nel triennio 2011-2013 devono essere riportate in economia di bilancio; b) in caso di riduzione del Fondo conseguente alla riduzione di personale, la relativa voce economica va computata ai fini della stessa riduzione. Leggi il documento sull’interpretazione del DL78/2010

La Corte dei Conti sulla contrattazione decentrata

La Sezione Autonomie della Corte dei Conti, con deliberazione n. 2/2013 (si allega), pronunciandosi sulla questione di massima posta dalla Sezione regionale di controllo per il Piemonte con delibera n. 313 del 10 ottobre 2012, enuncia il seguente principio di diritto: “In coerenza con i vincoli delineati dall’art. 9, commi 1 e 2-bis del d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, il l. 30 luglio 2010, n. 122, la possibilità concreta di integrare le risorse finanziarie variabili destinate alla contrattazione decentrata integrativa in deroga al tetto di spesa previsto del comma 2 bis, è subordinata al conseguimento di effettive economie di spesa risultanti dai processi di attuazione dei piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa di cui ai commi 4 e 5 dell’art. 16 del d.l. 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, in l. 15 luglio 2011, n. 111, quale effetto di specifiche iniziative volte al raggiungimento di puntuali obiettivi di incremento della produttività individuale del personale interno all’Amministrazione da realizzare mediante il diretto coinvolgimento delle unità lavorative in mansioni suppletive rispetto agli ordinari carichi di lavoro”. Atteso quanto sopra per le Pubbliche Amministrazioni le economie risultanti dai piani di razionalizzazione che incrementano il fondo delle risorse decentrate non sono più soggette ai limiti previsti dall’art. 9, comma 2 bis, del D.L. 78/2010. In ogni caso le P. A. per potere incrementare il fondo in parola devono essere in possesso dei requisiti di virtuosità di cui all’art. 40 del Dlgs 165/200, quali ad esempio il rispetto del patto di stabilità, con obbligo di predisporre un valido sistema di controllo sulle economie realizzate che dovranno essere confortate da dati concreti e certi. Leggi qui la Deliberazione n° 2 del 2013.

Spending review – La F.P. detta le linee di indirizzo

Manifestazione della Dirigenza pubblica – Roma 28 gennaio 2013

Si è tenuta ieri con grande successo ed affluenza la Manifestazione della Dirigenza pubblica patrocinata dalla CONFEDIR in materia di rilancio della Pubblica Amministrazione: leggi il comunicato stampa relativo all’evento, il allegato documento alla manifestazione