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Archivio di giugno 2013

La Confedir alla riunione della FP sul Pubblico Impiego 4 giugno 2013

La CONFEDIR ha illustrato la posizione confederale nel corso della riunione inerente alle problematiche del Pubblico Impiego del 4 giugno u.s.. Il documento è stato anche inoltrato al Ministro Gianpiero D’Alia, al Sottosegretario Michaela Biancofiore ed al Capo Dipartimento FP Cons. Antonio Naddeo. Leggi il documento programmatico .

La Corte Costituzionale su seglalazione della DIRER sugli incarichi esterni

Importante sentenza della Corte Costituzionale sugli incarichi dirigenziali esterni. La Corte Costituzionale con sentenza n. 105 /2003 ha dichiarato la illegittimità costituzionale dell’art. 1 della legge della Regione Abruzzo 5 aprile 2012 n. 16 nella parte in cui eleva il numero degli incarichi dirigenziali esterni. La Regione aveva previsto in aggiunta alle percentuali già sancite per legge, la possibilità di nominare dirigenti, entro il limite del 10% delle posizioni dirigenziali, dipendenti di categoria D in servizio presso le Direzioni interessate, con contratto a tempo determinato per la durata di tre anni rinnovabili per altri tre. La DIRER ha segnalato al Governo l’incostituzionalità della norma che eleva a dismisura il numero degli incarichi dirigenziali esterni al di là della percentuale dell’8% prevista dall’art.19 del D. Lgs. 165/2001 e contrasta con il principio del buon andamento e del pubblico concorso per l’accesso alle pubbliche amministrazioni. La Corte ha ritenuto fondato il contrasto con l’art.97 della Cost. ed ha stabilito importanti principi: -la necessità di apposita selezione comparativa per le funzioni dirigenziali è richiesta per il principio costituzionale del buon andamento della pubblica amministrazione; -qualsiasi deviazione dalla regola generale deve essere contenuta entro limiti quantitativi ristretti; l’elevato numero di incarichi esterni costituisce un sicuro indizio dell’incongruenza della norma rispetto al principio del buon andamento; - i soggetti a cui affidare gli incarichi esterni devono essere individuati in modo da assicurare il possesso della necessaria professionalità. L’azione della DIRER è stata fondamentale per chiarire un punto molto controverso che si è prestato ad abusi di tutti i tipi; per questo il sindacato esprime viva soddisfazione per la sentenza della Corte Costituzionale che finalmente ristabilisce fondamentali principi per la tutela del ruolo dirigenziale. Leggi qui la sentenza della Corte Costituzionale n. 105 del 2013

La Corte costituzionale dichiara incostituzionale il prelievo forzoso sulle pensioni

La Corte Costituzionale (Sentenza n°116/2013, depositata il 5 Giugno 2013) ha sancito che anche per i pensionati pubblici è incostituzionale il prelievo forzoso. Come noto il contributo di perequazione del 5% sulla differenza tra i 90.000 € e i 150.000 €, del 10% tra i 150.000 € e 200.000 € e del 15% sopra i 200.000 €, prelevato mensilmente a partire dal 1 agosto 2011 fino al 31 dicembre 2014 era stato introdotto dall’art. 18, c. 22 bis legge n. 111/2011 e dall’art. 24, c. 31bis della legge n. 201/2012. Si tratta, per la Corte, di UNA TASSA (“una manovra che ha certamente natura tributaria”) INCOSTITUZIONALE, perché contro agli artt.3 e 53 della Costituzione. Un tributo incostituzionale, perché viola i principi di uguaglianza, a parità di reddito, dato che si applica solo ad una sola categoria di cittadini, ossia ai pensionati pubblici! La sentenza in sostanza conferma quella che la stessa Corte aveva varato, per i lavoratori attivi, con gli stessi redditi (sentenza n°241/2012). Ancora una volta la Consulta ha ribadito il principio di uguaglianza sostanziale di tutti i cittadini davanti alla legge anche in presenza di interessi rilevanti di bilancio. Le azioni DIRER a tutela della categoria hanno sortito l’effetto sperato. Vigileremo sull’effettivo rimborso ai colleghi pensionati; in caso negativo attiveremo le procedure giudiziarie per il recupero. Leggi qui la stralcio della sentenza della Corte Costituzionale n. 116/2013

Pubblicato il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 04 giugno 2013 n. 129 il “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici” e tanto conformemente alla legge anti-corruzione n. 190/2012. Il relativo D.P.R. 16.04.2013, n. 62 (si allega) entrerà in vigore il 19 giugno 2013. Per i pubblici dipendenti niente regali, compensi o altre utilità di importo superiore a 150 euro e obbligo di astenersi dall’intraprendere qualsiasi attività in conflitto di interesse con le mansioni svolte. In particolare per i dirigente sussiste l’obbligo di comunicare all’amministrazione di appartenenza le partecipazioni azionarie e altri interessi finanziari in conflitto con le funzioni svolte ed anche l’obbligo di fornire informazioni sulla propria situazione patrimoniale. E’ inoltre, per la violazione dei doveri comportamentali, assicurato il meccanismo sanzionatorio. Ecco il testo del D.P.R. n. 62 del 16 aprile 2013